REGGIO EMILIA – Interessa anche l’Emilia una vasta operazione anti mafia nell’ambito della quale è scattato un blitz all’alba che ha coinvolto dieci province tra cui anche in Toscana e Campania.
Si tratta di un’inchiesta, denominata “Minerva”, portata avanti dalla Dda di Firenze. Al suo centro ci sono cospicui investimenti nel settore immobiliare. Investimenti di denaro, secondo gli inquirenti, di provenienza delittuosa. Tra le 34 le persone indagate e accusate di essere legate al clan camorristico dei Casalesi c’è un prestanome domiciliato nel Reggiano e che figurava amministratore di una delle società cosiddette “cartiera”, portate alla luce. L’uomo è stato interdetto da qualunque attività inerente l’esercizio d’impresa.
Sempre in queste ultime ore è stato dato il via a una serie di sequestri di beni per un valore di 8 milioni di euro. Oggetto di sequestro è finita un’abitazione situata nella provincia di Modena. Hanno invece sede in provincia di Bologna alcune delle società fittizie individuate.
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