REGGIO EMILIA – Un evento straordinario e imprevedibile: così può essere definito il blackout che ieri ha lasciato senza corrente elettrica migliaia di utenze, in buona parte della città, dal centro storico a Pieve a tutta la zona Sud fino a Cavriago e Montecavolo. Anche nelle ultime ore si è continuato a lavorare in vari punti della città. Unico responsabile: il caldo.
I guasti si sono verificati in contemporanea lungo 7 delle 20 linee che partono dalla cabina primaria di Enel all’Orologio. I cavi scorrono sotto terra, a un metro di profondità, per raggiungere le varie zone della città. La corrente che parte da via Gorizia ha una tensione di 15mila Volt; lungo il tragitto incontra le cabine secondarie, che permettono di scendere a 220 Volt, il valore normalmente utilizzato nelle case. I problemi si sono manifestati in diversi punti dei percorsi e, a provocarli, sono state le alte temperature: l’asfalto si è surriscaldato, il terreno sottostante anche. In più, da mesi non piove. In questo contesto, quindi, i cavi interrati non sono riusciti a disperdere adeguatamente il calore prodotto dal passaggio dell’elettricità e si sono danneggiati.
Il blackout ha richiesto un lavoro imponente da parte del personale della società del gruppo Enel E-Distribuzione. Le altre cabine primarie che si trovano in città, ovvero gli impianti di Buco del Signore, San Prospero Strinati e Corte Tegge, sono intervenute in sostituzione di via Gorizia. Si è lavorato da remoto sulle cabine secondarie che sono telecontrollate. Poi, i tecnici sono intervenuti fisicamente sui punti danneggiati della rete, in giro per la città. Un lavoro che è proseguito per diverso tempo.
Enel assicura che su tutti gli impianti vengono eseguite la manutenzioni previste dalla legge. Simili eventi – dice – si stanno verificando in tutta Italia e non si possono prevedere. A Reggio Emilia la situazione è tornata alla normalità nel giro di alcune ore. In via Plauto, a Pieve, i disagi sono invece proseguiti fino a sera: è stato necessario installare due generatori per alimentare il palazzo che ospita alcune attività commerciali e una settantina di appartamenti.

Il generatore andato ko in via Plauto a Pieve (foto telereggio/Reggionline)
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