REGGIO EMILIA – Quasi 8000 utenze senza luce, alcune delle quali hanno dovuto aspettare quattro giorni, prima di essere nuovamente servite. I disagi causati dalla nevicata che il 7 e 8 dicembre ha colpito in particolare la zona pedemontana hanno indotto la Provincia a convocare i vertici di Enel per capire cosa non abbia funzionato. Nell’incontro, i sindaci dei comuni più interessati dal blackout, Baiso, Canossa, Carpineti, Casina, Castelnovo Monti, San Polo, Toano, Vezzano, Vetto, Viano e Villa Minozzo, hanno lamentato i ritardi nella comunicazione e la difficoltà di avere risposte certe da dare ai cittadini al buio e per mettere in campo adeguati interventi di protezione civile. Una situazione che ha ricordato quanto accadde nel febbraio del 2015 quando una nevicata di dimensioni decisamente maggiori dell’ultima causò il distacco elettrico di 100mila utenze. All’epoca, la Provincia si rivolse all’Authority che nella sua indagine evidenziò una cattiva gestione dell’emergenza e sanzionò la società energetica. Stavolta, Enel ha deciso di giocare d’anticipo e nell’incontro con i rappresentanti delle istituzioni ha messo in fila tutti gli investimenti fatti, a partire dal 2017, per oltre 81 milioni sono nell’ultimo triennio.
“Se andiamo a paragonare quanto è capitato negli anni passati e il numero di clienti disalimentati nelle nevicate passate e quelli nell’ultima, il numero è estremamente minore. Questo dà credito al fatto che gli investimenti siano stati, oltre che fatti, ben indirizzati nelle realtà che ne avevano bisogno” – ha dichiarato Paolo Leidi, Responsabile E-Distribuzione Emilia Romagna.
I tanti cittadini rimasti al buio per giorni, però, non possono accontentarsi di sapere che ‘poteva andare peggio’ e nemmeno Sindaci e Provincia. Consapevoli di questo, i vertici di E-Distribuzione che gestisce per Enel la rete italiana, hanno assicurato un nuovo massiccio piano di investimenti con 37 milioni da spendere già nel 2025 per potature straordinarie, sostituzione di cavi con altri più resistenti e nuove infrastrutture.
“L’anno prossimo faremo delle ispezioni riportate con la tecnologia leader che permetterà di evidenziare le criticità sulla rete in una maniera sistematica e ad attaccare in maniera chirurgica tutti i punti con criticità evidenti sulla nostra rete – ha concluso Leidi – Stiamo parlando in generale, per il 2025, di più di 30 milioni di euro”.
Intesa raggiunta anche sugli indennizzi che cittadini e aziende troveranno in modo automatico in bolletta a titolo di ristoro.
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