FABBRICO (Reggio Emilia) – Non è vero che il bene non fa notizia. Questa storia “buona” ha fatto clamore, è l’effetto delle cose semplici ma vere. E infatti uno dei protagonisti si chiede il perché di tanta attenzione. “Non ho fatto nulla di eccezionale”, dice. E’ Crescenzo Altamura, maresciallo capo, da 19 anni nell’Arma dei carabinieri e da uno in servizio a Fabbrico. E’ stato lui a mettere in salvo un bimbo di 2 anni che era rimasto chiuso nell’appartamento con le chiavi lasciando la madre fuori dalla porta, in lacrime.
Ma non ha fatto tutto da solo. Ogni Batman ha il suo Robin. In questo caso, l’aiutante ha 10 anni, è un vicino di casa del piccolino, ha visto tutto, si è preoccupato molto ma non ha perso lucidità ed è corso in caserma: “Maresciallo, un mio vicino di casa, un mio amico, è rimasto chiuso in casa e la mamma non riesce ad aprire la porta, è molto piccolo, lo aiuti!”.
Lo stesso maresciallo ci racconta la sorpresa. “Ha aperto la porta e c’era questo bimbo disperato”.

Il Maresciallo Capo Crescenzo Altamura
Il maresciallo ha chiamato i vigili del fuoco, ma intanto ha seguito il ragazzino. Ad accoglierlo all’arrivo, oltre alla donna in lacrime, anche le urla di paura del piccolino dall’altra parte della porta. E a quel punto, oltre al carabiniere, è emerso anche il papà: Altamura ha una figlia di 8 anni. Da un’altra casa vicina il maresciallo capo ha recuperato una pinza e poi, con l’aiuto di una sedia e sempre del giovanissimo assistente che gli faceva da contrappeso e gli passava l’attrezzo, è entrato nell’abitazione arrampicandosi sul muro e poi forzando il chiavistello della finestra. “Questo ragazzino si è dimostrato un piccolo carabiniere senza divisa ma con un grande senso civico”.
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