NOVELLARA (Reggio Emilia) – Da un lato c’è la battaglia legale, dall’altro quella umana. Perché Ilaria Sassone, la 30enne novellarese che ha denunciato l’ex compagno per la sottrazione del loro figlio di poco più di tre anni, è una donna disperata e angosciata.
Non ha notizia del bambino, portato dal padre in Turchia, senza alcuna autorizzazione da 40 giorni. Al fianco di Ilaria si è schierato subito il Comune di Novellara nella persona del sindaco Elena Carletti: “Siamo vicini a questa mamma e cercheremo di seguire con attenzione l’evolversi di questa vicenda”.
La giovane novellarese deve affrontare spese legali molto cospicue in questa sua battaglia: in suo aiuto è stata attivata anche una raccolta fondi. “Ci sembra doveroso che tutti contribuiscano per aiutare Ilaria in questo suo percorso difficile e di sofferenza”, ha aggiunto la Carletti. Quando termineranno le misure anti Coronavirus, dal Comune verranno inoltre messe in campo una serie di iniziative di sensibilizzazione nei confronti di questo caso per avvicinare le persone e le associazioni del territorio a questa battaglia. “Avevamo già fissato una serie di appuntamenti che sono stati rimandati, ma che metteremo in campo quando l’emergenza sarà finita. Ilaria non
deve sentirsi sola”.
Nei confronti dell’ex compagno e padre del bambino, un 43enne tedesco di origini turche residente a Firenze, è stato emesso un ordine di fermo. Lui, però, è irreperibile.
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