NOVELLARA (Reggio Emilia) – Oggi a Urla, in Turchia, Ilaria Sassone di Novellara ha riabbracciato il figlio di 4 anni che non vedeva da inizio febbraio, da quando cioè il padre ex compagno della donna lo aveva sottratto e portato nel suo Paese d’origine. Potrà rimanere col bimbo una settimana, ma la battaglia per riportalo in Italia non è conclusa.
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Vi avevamo raccontato la sua storia a inizio marzo: la storia della novellarese Ilaria Sassone, che aveva denunciato l’ex compagno per averle sottratto il figlio portandolo in Turchia. Questa mattina la donna ha riabbracciato il bambino, anche se la sua battaglia legale non è finita. Ogni abbraccio tra mamma e figlio è speciale, anche quando si cresce. lo abbiamo capito bene in questo momento storico in cui è vietato stringerci. Questo però lo è di più. Perché questo è l’abbraccio tra Ilaria e Leonardo. Non si vedevano da inizio febbraio, da quando il padre del bambino le ha sottratto il figlio, che viveva con lei a Novellara, portandolo in Turchia, Paese d’origine dell’uomo che è di nazionalità tedesca. Ce ne saranno tantissimi altri, di abbracci, nei prossimi sette giorni: Ilaria ha ottenuto un provvedimento d’urgenza che le permette di trascorrere una settimana con suo figlio, che ha 4 anni.
Là però, a Urla, vicino a Smirne, dove si è precipitata non appena è stato possibile prendere un aereo dopo la pandemia. E’ seguita da una collega turca dell’avvocato Giovanna Fava, che assiste la mamma 30enne che sta lottando per riportare qui il bambino dopo aver denunciato l’ex compagno, il quale si è a sua volta opposto davanti ad un giudice. Dopo mesi del genere, a prescindere da come andrà a finire il primo incontro di queste ore tra la donna e il figlio non si può spiegare a parole: “Un incontro a prova di coronarie”, sottolinea l’avvocato Giovanna Fava.
Il futuro di Ilaria Sassone e del suo Leonardo è tutto da scrivere: “Il nostro obiettivo è ottenere al più presto il provvedimento di rientro: la convenzione dell’Aia, cui anche la Turchia aderisce, stabilisce che il bambino stia dova ha sempre risieduto”. Fava ricorda anche che prosegue l’attività dell’ente benefico “Leonardo nel cuore”. C’è una pagina Facebook dedicata per chi volesse aiutare Ilaria nel permettersi economicamente un percorso che potrebbe essere ancora lungo.
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