REGGIO EMILIA – Una storia dolorosa, che riguarda un bimbo nato a Modena e affidato a una famiglia reggiana in età avanzata. Domani è fissata l’udienza al Tribunale dei Minori di Bologna, con i giudici che dovranno valutare l’eventuale opportunità di un’adozione speciale (e non piena l’età dei richiedenti). Nel frattempo, il bimbo è però stato affidato a una famiglia più giovane.
Il bambino in questione è nato al Policlinico di Modena nel febbraio del 2022 da genitori con problemi di tossicodipendenza. Il bambino resta due mesi in ospedale. Vengono allertati i servizi sociali di tre province, che decidono per un affido d’emergenza a una famiglia di Reggio Emilia. Una coppia di 67 e 71 anni esperta, sicura e affidabile, con varie esperienze felici di affidi e di adozioni come la figlia, che oggi li ha resi nonni.
Carlo ha diverse fragilità e criticità, servono cure, esami, visite neuropsichiatriche. La coppia si fa carico di tutto per il suo bene e il piccolo mantiene con loro una continuità affettiva che lo rende sereno e sicuro.
“Siamo in una fase in cui dopo un affido nato d’emergenza, che si è protratto per 24 mesi, il Tribunale dei Minori di Bologna ha deciso che per questo minore si deve procedere con una adozione per rischio giuridico. Non c’è stato di abbandono, che consentirebbe una adozione piena”, spiega l’avvocato Eleonora Crialesi.
Dopo due anni, però, le cose cambiano. Al Tribunale dei Minori di Bologna gli affidatari presentano una richiesta di adozione in casi speciali. L’udienza per l’analisi della loro richiesta viene fissata il 12 giugno, domani; il 5 giugno, però, il bambino viene affidato alla nuova famiglia. Le strade di Carlo e della sua prima famiglia affidataria, l’unica che ha mai avuto, si separano in modo brutale una settimana fa.
L’impressione della famiglia e del loro legale è che la legge non abbia considerato adeguatamente il bene di Carlo e la sua serenità. Il groviglio di comunicazioni e disposizioni li lascia oggi disperati e impotenti. Una burocrazia che pare sorda verso la vita delle persone.
“Il grande legame che si era creato ci ha spinto a fare istanza di adozione speciale. E’ stato tremendo separarci da lui. Un dolore enorme”.
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