REGGIO EMILIA – Sempre più tempo davanti alla tv e allo smartphone. E oltre il 25% è obeso. Questi i dati che emergono dalla indagine 2024 “Okkio alla salute” promossa dalla Regione in collaborazione con l’istituto superiore di Sanità tra i bambini tra gli 8 e i 9 anni dell’Emilia Romagna.
In classe studiano educazione alimentare, consumano meno zuccheri e bibite gassate, mangiano più frutta e ortaggi, vanno a scuola a piedi o in bicicletta. Ma trascorrono una quantità maggiore di tempo, rispetto al passato, davanti alla tv e allo smartphone e, nonostante l’attività fisica sia in aumento dal 2008, conducono uno stile di vita ancora troppo sedentario.
L’indagine ha coinvolto 5.245 bambine e bambini iscritti a 263 classi terze, tra gli 8 e i 9 anni, e 4.631 genitori. I risultati fanno emergere, complessivamente, una tendenza positiva rispetto alle abitudini alimentari e agli stili di vita dei più piccoli, anche rispetto alla media nazionale: sono in costante calo dal 2008 i bambini in sovrappeso o in condizioni di obesità. Maggiore consapevolezza, poi, in famiglia, rispetto alla necessità di adottare comportamenti salutari: il 57% dei genitori ha ridotto il consumo di alimenti già pronti o in scatola e il 67% ha aumentato quello di frutta e ortaggi. Come riferito, cresce, tuttavia, il tempo trascorso dai più piccoli davanti a tv e smartphone (il 36,4% dei bambini ne è esposto quotidianamente da 3 a 4 ore).
A definire il menù scolastico in Emilia Romagna sono più frequentemente un’azienda appaltatrice e l’Ausl. Secondo il giudizio dei dirigenti scolastici, il 93% delle mense è adeguato ai bisogni dei bambini e delle bambine. Le scuole che distribuiscono frutta o latte o yogurt nel corso della giornata sono più che raddoppiate dal 2008, arrivando al 47% nel 2023 (contro il 21%), mentre i distributori automatici di alimenti sono presenti nel 52,3% delle scuole, la metà quali (52%) mette a disposizione merende sane.
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