REGGIO EMILIA – L’apertura dei Cau, centri di assistenza urgenza, ha permesso di ridurre del 3,3% gli accessi alle sedi dei pronto soccorso, dove i codici meno gravi, quelli verdi e bianchi, sono passati dal 65% di due anni fa al 54%. Il dato è stato presentato dall’Ausl di Reggio alla conferenza sociale e sanitaria presieduta dal presidente della Provincia Giorgio Zanni, durante la quale è stato fatto il punto della situazione sulla riorganizzazione dell’emergenza urgenza voluta dalla Regione per far fronte alla carenza di medici in questo ambito.
Sul nostro territorio i Cau sono due, aperti entrambi in dicembre a Reggio e Correggio: in tre mesi hanno garantito 10 mila 789 prestazioni risolutive nel 91% dei casi in città e nell’86% a Correggio. Dall’indagine dell’Ausl è emerso che i tempi di intervento di automedica e auto infermieristica si attestano in media attorno ai 13 minuti, al di sotto dei 18 richiesti dal ministero. In miglioramento i tempi di risposta per le patologie tempo-dipendenti: in particolare nei distretti di Correggio e Montecchio nel 90% dei casi si è intervenuti sul paziente entro un’ora dalla manifestazione. Sempre secondo l’Ausl, il 94% dei cittadini ha dimostrato di apprezzare i Cau.
La riorganizzazione continua: in autunno è prevista l’apertura di due nuovi centri a Scandiano e a Montecchio. In quest’ultimo caso, il Cau del Franchini affiancherà il pronto soccorso.
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