REGGIO EMILIA – Sono stati più di 3 mila gli ucraini accolti nella nostra provincia in questo anno. Oltre dieci tir di aiuto sono partiti dalla nostra città. Questa mattina in Comune è stato fatto il punto della situazione.
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“Ad un anno dall’inizio della guerra Reggio Emilia con forza e con chiarezza ribadisce la sua vicinanza al popolo ucraino e l’auspicio che questa guerra possa fermarsi al più presto”. Queste le parole del sindaco Luca Vecchi.
Un anno dopo non cambia lo spirito che anima le iniziative a sostegno del popolo ucraino. Una mobilitazione cominciata con la grande manifestazione per la pace organizzata in piazza Prampolini subito dopo l’invasione russa. Insieme cittadini e istituzioni: “Hanno immediatamente detto da che parte stava la comunità reggiana – il commento del presidente della Provincia Giorgio Zanni – che stava dalla parte di chi è stato invaso, dalla parte del popolo ucraino. Parole che quel giorno si sono concretizzate in fatti”.
Quasi tre mila i profughi che sono stati accolti sul nostro territorio, soprattutto donne e minori. In 370 bambini e ragazzi hanno potuto frequentare le nostre scuole. Dalla nostra città sono partiti dieci tir: quasi 8mila scatoloni pieni di beni, alimentari e non, di prima necessità. E’ stata inviata un’ambulanza con i medicinali. L’associazione volontari ucraini, che ha fatto da tramite, ricorda che l’emergenza non è finita: “C’è bisogno di una certa lungimiranza – dice Diana Bota – perché ci sono persone che vorranno fermarsi qui, che vedono già il proprio futuro qui perché non hanno la certezza di poter rientrare a breve nelle proprie case anche se dovesse finire la guerra”.
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