BIBBIANO (Reggio Emilia) – Emilia e Romagna unite nel gesto del Bibbiano San Polo nei confronti del Meldola. La società reggiana ha raccolto materiale tecnico e da allenamento per il club romagnolo, realtà che nel maggio scorso ha subito gli effetti dell’alluvione. Dopo gli avvenimenti occorsi in quella circostanza, la società della val D’Enza ha preso contatti con il Meldola e da qui è partita la macchina della solidarietà.
Spiega Gianni Del Rio, presidente del Bibbiano San Polo: “Io e Marco Mambelli, presidente del Meldola, abbiamo condiviso di quale materiale avrebbe avuto bisogno per la ripartenza del settore giovanile, scuola calcio. Abbiamo portato oltre 200 palloni, scalette, cinesini e tutto il materiale che serve a ogni società sportiva per iniziare la propria attività”.
La consegna è avvenuta alla presenza delle autorità di Bibbiano, San Polo e Meldola. La calamita ha rischiato di far interrompere le attività della società romagnola, che conta circa 320 ragazzi iscritti tra settore giovanile e prima squadra.
“Non ho ancora smesso di ringraziarlo il signor Gianni Del Rio perché è stata una delle poche associazioni sportive emiliane a darci una mano – ha dichiarato Marco Mambelli, Presidente Asd Meldola – Questo supporto ci permette, non ancora al 100%, di ripartire con il settore giovanile, soprattutto per quanto riguarda i bimbi, con l’indispensabile: il pallone, i cinesini e con tutto quello che è il materiale tecnico che si usa nel quotidiano in un settore giovanile”.
In Romagna sono 135 le strutture sportive danneggiate dall’alluvione: Regione e Ministero dello Sport hanno messo a disposizione rispettivamente 5 milioni di euro ma il danno stimato è di 25 milioni di euro.
“Adesso la cosa più importante è che il livello statale garantisca dei tempi di intervento – ha dichiarato Giammaria Manghi, Capo della segreteria politica del presidente della Regione Emilia Romagna – Siccome abbiamo fatto la concertazione territoriale con le province e i comuni, proponendo un piano di ripartizione di questi 10 milioni a ridosso degli impianti più significativamente colpiti, adesso l’urgenza è avviare le procedure amministrative per realizzare gli interventi perché senza sport non si può fare”.
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