BIBBIANO (Reggio Emilia) – Gli appartamenti confiscati ai fratelli Sarcone diventeranno gli alloggi dei nuovi carabinieri in arrivo per potenziare la locale stazione. E’ una scelta funzionale, ma anche simbolica, quella compiuta dall’amministrazione in accordo con l’agenzia per i beni sequestrati alla criminalità organizzata e all’agenzia del demanio, che formalmente ne avrà la gestione.
Era il 25 settembre del 2014 quando la Dia di Firenze e Bologna, insieme ai carabinieri di Reggio Emilia, sequestrò parte del patrimonio della famiglia di imprenditori edili Sarcone, collegata alla ‘ndrangheta e alla cosca Grande Aracri, come accertò poi l’inchiesta Aemilia che all’epoca doveva ancora diventare di dominio pubblico. Per Bibbiano fu un colpo terribile, la presa di coscienza della presenza radicata della criminalità organizzata sul proprio territorio. Un patrimonio fatto di aziende, contanti, case di lusso e appartamenti che ora, tolti alla malavita e dati allo Stato, serviranno per rispondere al bisogno di sicurezza della collettività. “Abbiamo sempre creduto fin dall’inizio in questa operazione”, le parole del neo sindaco Stefano Marazzi.
Per ora si comincia con un appartamento, perché altri tre sono ancora occupati e sono in corso le procedure di sfratto, ma la volontà dell’amministrazione è di continuare sulla strada intrapresa. “A breve tempo gli immobili verranno resi disponibili”, ha aggiunto Marazzi.
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