BIBBIANO (Reggio Emilia) – Era un caso che aveva destato molto scalpore, un tentato omicidio in ambito famigliare, così come la successiva fuga del 50enne che ne era stato protagonista. Ora la latitanza dell’uomo è finita: è stato infatti arrestato a Bari. Nel gennaio 2020 a Bibbiano aveva tentato di soffocare la moglie nel sonno con un cuscino, perchè lei voleva lasciarlo. Sarebbe stato il figlio minorenne a fermare il padre lanciando l’allarme salvando così la madre. L’uomo era stato arrestato dai carabinieri intervenuti sul posto e sottoposto agli arresti domiciliari, ai quali era rimasto fino al 19 agosto 2021, data in era evaso facendo perdere le proprie tracce.
L’iter processuale era comunque proseguito, e la sentenza emessa il 5 marzo 2022, divenuta definitiva il 4 giugno dello stesso anno: era arrivata la condanna alla reclusione di 4 anni e 8 mesi. Detratto il periodo di custodia cautelare agli arresti domiciliari il 50enne doveva scontare un residuo pena di 3 anni 1 mese e 18 giorni, ma nel frattempo si era reso latitante.
Latitanza finita pochi giorni fa: i carabinieri del nucleo investigativo del comando provinciale di Reggio hanno localizzato e arrestato l’uomo che si nascondeva in un palazzo del centro di Bari. Negli ultimi mesi i carabinieri si erano concentrati sulle persone vicine al 50enne, e il pedinamento di un parente aveva permesso di rilevare il suo viaggio in treno dalla stazione di Reggio Emilia fino, appunto, a Bari. Era stato quindi seguito fino a un quartiere popolare nel centro della città. I militari reggiani insieme ai colleghi baresi hanno tenuto sotto osservazione per qualche giorno lo stabile: il 29 ottobre poco dopo le 7 di mattina, da un palazzo è uscito un uomo corrispondere al latitante ricercato. E’ stato sufficiente chiamarlo per nome per far sì che il 50enne, si fermasse. Una volta accortosi che erano i carabinieri, ha detto: “mi avete tolto un peso”. Accertata l’identità è stata data esecuzione all’ordine di carcerazione per l’espiazione della pena.