REGGIO EMILIA – Armati di sacchi, ramazze, pinze e guantoni, con una decina di camion cassonati al seguito, i titolari e i collaboratori dell’azienda reggiana Benassi, questa mattina, dalle 7 hanno ripulito dai rifiuti 40 km di strade della nostra provincia. Da Reggio Emilia, in via Rinaldi a Cavazzoli sede dell’azienda e luogo di ritrovo, la raccolta si è estesa fino a Campegine, attraverso i comuni di Cadelbosco di Sopra, Castelnovo di Sotto, Poviglio e Gattatico.
Suddivisi in 5 squadre composte da 10 persone, hanno battuto a tappeto i cigli della strada provinciale 112, dall’intersezione con la strada provinciale 358R fino a Nocetolo, per poi setacciare la strada provinciale 111 da Nocetolo a San Sisto, fino alla zona industriale Milanello, nei pressi del casello autostradale Terre di Canossa a Campegine.
Le operazioni di pulizia, proseguite per tutta la mattinata, hanno permesso di raccogliere oltre 200 quintali di immondizia e rifiuti di ogni tipo, che sono stati quindi depositati in appositi cassoni messi a disposizione da Iren, che si occuperà dello smaltimento.
Il bottino di caccia ha portato un ben triste tesoro: oltre alla comune immondizia, costituita da sacchetti e bottiglie di plastica, cartacce e mozziconi di sigaretta, sono state raccolte anche tantissime mascherine.
Non sono mancati i rifiuti speciali e pericolosi, che a contatto con i terreni e con le acque dei canali provocano nel tempo gravissimi danni all’ecosistema e all’ambiente. Nonostante il regolare smaltimento sia gratuito, continuano ad essere incautamente abbandonati pneumatici, batterie e filtri d’auto, taniche di olio usato, elettrodomestici rotti, mobilio vecchio e molto altro ancora.
Liberati dall’inciviltà di ancora troppe persone inconsapevoli del grave danno che arrecano all’ambiente ogni volta che gettano rifiuti per strada, i fossati e i campi che costeggiano le strade di una parte della nostra provincia oggi hanno ritrovato la loro bellezza originaria, che in questa stagione ha i colori dolci dell’autunno.
“Solo attraverso l’esempio si può educare e sensibilizzare la comunità al rispetto dell’ambiente – spiega Pietro Benassi, promotore della Giornata Ecologica insieme ai figli Simone e Irene, titolari dell’azienda reggiana che opera da oltre 40 anni nel settore dell’edilizia – la nostra iniziativa testimonia che la collaborazione tra pubblico e privato genera buoni risultati e ottimi esempi da replicare. Ringrazio quindi la Provincia che ci sostiene ogni anno e i sindaci dei comuni trattati, tra cui il sindaco di Castelnovo di Sotto, Francesco Monica, e il sindaco di Campegine, Giuseppe Artioli, che ci hanno aiutato nella gestione delle operazioni di smaltimento dei rifiuti”.