REGGIO EMILIA – Nel suo palmares vanta solo uno scudetto e due Coppe Italia, ma per il suo talento e il suo modo di interpretare il calcio è comunque un simbolo della storia dell’Inter e del calcio dei primi anni 80. Ma non solo, perché Evaristo Beccalossi fa parte della cultura di massa: genio e sregolatezza, tagliente con il suo sinistro sul campo e con la lingua fuori dal campo, anticonformista, non convenzionale, sul terreno di gioco, ma non solo. A lui Paolo Rossi ha dedicato una piece Teatrale, mentre Enrico Ruggeri ne ha tratto ispirazione per il brano Il fantasista.
Classe 1956, bresciano, è oggi capo delegazione della nazionale italiana Under 19. Ha scritto un libro, con la collaborazione di Eleonora Rossi: “La mia vita da numero 10”.
L’Inter Club di Reggio lo ha invitato per festeggiare la doppia stella nerazzurra: “Un grande orgoglio, quando indossi quella maglia te la porti dietro tutta la vita. Ci saranno grandi soddisfazioni anche grazie al mio libro, e tocco con mano aver lasciato un buon ricordo”.
L’Inter Club di Reggio è una realtà presente in città da molti anni, come sottolinea il presidente Carlo Codazzi. Alla serata ha partecipato anche il reggiano Marcello Montanari, classe 1965, all’Inter nella stagione 91-92.
Reggio Emilia Inter Evaristo Beccalossi









