REGGIO EMILIA – Una causa civile e una querela depositata in procura. Tra la famiglia Ferrarini e il gruppo Pini, che ha rilevato il marchio e la società, è in atto una battaglia legale. A rivelarlo è il quotidiano Domani, nell’edizione del primo maggio, in un articolo firmato dal giornalista Stefano Iannaccone. Al centro della disputa ci sarebbe una ricetta con infusone di aromi per il prosciutto cotto, ricetta tramandata da quasi 70 anni, e che era stata fornita in via riservata ed esclusiva a ‘Ferrarini spa’ da Farneto (una società terza). Questa ricetta del decotto da iniettare nei prosciutti cotti, secondo la famiglia Ferrarini, sarebbe stata analizzata e riprodotta illecitamente.
Gli eredi di Lauro Ferrarini dunque accusano il gruppo Pini di essersi appropriato della ricetta segreta e per questo hanno avviato un contenzioso civile e, lo scorso 9 aprile, depositato una querela alla procura di Reggio. Nell’articolo è riportata anche la risposta dei Pini: ‘La ricetta è di proprietà di Ferrarini S.p.a. quale parte del patrimonio dell’azienda e in merito alla causa civile in corso l’azienda confida nel lavoro delle autorità competenti’. Accuse rispedite al mittente dunque.
Che i rapporti tra la famiglia Ferrarini e la nuova proprietà fossero tesi lo hanno riferito più volte anche i commissari giudiziali delle società del gruppo nelle loro relazioni. La crisi di liquidità che si era manifestata nel 2018 e l’impossibilità di far fronte alle obbligazioni avevano spinto la famiglia Ferrarini a chiedere il concordato preventivo e a cedere poi il controllo dell’azienda al gruppo di Sondrio. Gli eredi erano in un primo momento rimasti in azienda con ruoli dirigenziali, poi nei mesi scorsi l’uscita definitiva.
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