GUASTALLA (Reggio Emilia) – A Pieve di Guastalla nella parrocchia della Beata Vergine della Porta proseguono le polemiche dopo la chiusura dell’oratorio decretata dal vescovo a metà maggio. Ieri al termine della messa don Nildo Rossi ha ribadito il suo monito contro lo spaccio di droga e l’abuso di alcool, ma la comunità sembra spaccata. Noi siamo andati nel paese della Bassa, vediamo cosa è emerso.
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Qui non si parla d’altro. Al centro della storia c’è l’oratorio della parrocchia di Pieve. Un oratorio che sarebbe diventato, secondo le denunce del parroco, un luogo simile ad una movida, con tanto di spaccio di droga e consumo di alcol, come ribadito al termine dell’ultima messa domenicale. Ma questa è anche la storia di un rapporto difficile tra lo stesso parrocco, don Nildo Rossi e parte della comunità. Ma attenzione, è anche la storia della gestione economica e organizzativa di una serie di attività da parte del circolo Anspi, tra queste attività c’è la gettonatissima sagra che si svolge ogni ogni anno tra la fine di agosto e l’inizio di settembre. Una storia che tiene banco sui social, dove nei confronti del sacerdote sono comparse anche ingiurie.
Lo scorso 18 maggio il Vescovo, esprimendo sostegno al parroco, aveva annunciato la chiusura temporanea dell’oratorio, con due motivazioni
sostanziali: la mancanza di trasparenza nella gestione di alcune attività e l’eccessivo peso dell’aspetto ludico. Una decisione che ha suscitato molti malumori.
Don Nildo Rossi ci incontra, ma preferisce non parlare al nostro microfono e non essere ripreso dalle nostre telecamere. Ribadisce che il problema dello spaccio di droga e del consumo di alcol negli spazi dell’oratorio esiste e di questo sono stati informati i carabinieri.
L’obiettivo è quello di riaprire, ma dopo un’operazione di rinnovamento e di riorganizzazione. Intanto in paese c’è chi, come l’81enne Gianfranco Aldrovandi, ex azione cattolica, ha avviato una raccolta di firme proprio per chiedere la riapertura immediata dell’oratorio.
In paese, certo, si respira un clima di contrapposizione.