REGGIO EMILIA – A fine ottobre, tramite un conoscente, un 15enne si è rivolto a un coetaneo – che poi ha imparato a sue spese essere un estortore – per l’acquisto di una sigaretta elettronica.
Dopo aver rinunciato all’acquisto, la vittima ha iniziato a subire minacce che lo hanno costretto a consegnare al taglieggiatore, in più trance, 900 euro. Non riuscendo a far fronte ai pagamenti con i suoi risparmi, il ragazzino si era visto costretto a rivolgersi a un amico, che gli aveva prestato del denaro.
Gravi e ripetute le promesse di ritorsioni rivolte al ragazzino: dal farlo picchiare da ragazzi più grandi alle vere e proprie minacce di morte. Resisi conto dello strano comportamento del figlio, i genitori lo hanno incalzato e, una volta saputo la causa, si sono rivolti ai carabinieri che hanno avviato l’indagine.
L’epilogo ieri pomeriggio: il minore è stato nuovamente contattato dall’estorsore, che pretendeva altri 300 euro, e ha fissato con lui un appuntamento. All’incontro, tuttavia, si sono presentati anche i militari che, subito dopo la consegna del denaro, hanno fermato l’estorsore. La conseguente perquisizione domiciliare ha consentito di recuperare parte dei soldi precedentemente consegnati dalla vittima e di sequestrare il telefono cellulare sul quale erano ancora memorizzati molti dei messaggi minatori.
Ultimati tutti gli accertamenti, il 15enne è stato arrestato e messo a disposizione della Procura presso il tribunale per i minorenni di Bologna.
Servizio Tg di Margherita Grassi
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