GUASTALLA (Reggio Emilia) – “E’ una serie A in cui non vedo una o due squadre candidate per la retrocessione, che è il dramma che interessa a tutti noi italiani. Vedo in partenza un gruppo di una decina di squadre che possono fare o molto bene o molto male. Le due di Eurolega arriveranno come al solito a giocarsi lo scudetto, ma nel mezzo penso che sarà un campionato molto interessante”.
Per tutti è l’uomo che ha portato la Pallacanestro Reggiana a giocarsi due finali scudetto e a mettere in bacheca un trofeo internazionale con la vittoria dell’Eurochallenge. A Guastalla, ospite dell’incontro organizzato dal Rotary a palazzo ducale, Max Menetti ha ripercorso i suoi anni come allenatore della società biancorossa e ha parlato delle sue successive esperienze internazionali. Era sulla panchina della squadra israeliana di Eilat, il 7 ottobre del 2023, quando Hamas sferrò l’attacco contro i villaggi al confine con Gaza. “Ho avuto la percezione, uscendo molto velocemente da Israele, che sarebbe successo qualcosa di molto grave a seguire, per come soprattutto la gente normale ha reagito”.
Max Menetti è conosciuto anche per la sua capacità di costruire squadre unite e coese. Intervistato dal collega Tiziano Soresina, ha parlato dei suoi ex giocatori e, in particolare, di Achille Polonara, protagonista di quella gloriosa stagione biancorossa e che ora sta cercando di guarire dalla leucemia. “Credo che la cosa più bella è che Achille abbia avuto la forza, e che anche prenda forza, dal raccontare passo dopo passo quello che gli sta succedendo. Lui sta condividendo con tutti per due motivi: il primo per dare coraggio a chi ha gli stessi problemi, e ce ne sono tanti; il secondo è legato al fatto che credo stia prendendo grande forza ed energia dall’affetto che le persone, non solo del mondo della pallacanestro, gli stanno dando. Ben venga, è un bell’esempio di come con l’aiuto degli altri si possono combattere queste malattie”.
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