REGGIO EMILIA – La stagione appena terminata rappresenta una sorta di rinascita per la Pallacanestro Reggiana. Rinnovata profondamente, sia nello staff tecnico sia nel roster, la Unahotels ha intrapreso un percorso chiaro fin da subito, operando in corsa cambiamenti che alla fine hanno pagato.
Permanenza nella massima serie mai messa in discussione, partecipazione alle Final Eight con finale sfiorata, raggiungimento dei playoff con la quinta posizione finale e sconfitta contro Venezia solo in gara 5. Soprattutto, un PalaBigi che di nuovo è tornare a ribollire d’entusiasmo. Questa la stagione biancorossa riassunta in poche righe che non può che avere giudizi super positivi.
Ora, gli stessi tifosi si interrogano sul futuro di questo gruppo: chi rimarrà, chi farà le valige, chi entrerà nella prossima avventura, magari a seconda di quale competizione europea si andrà ad affrontare la prossima stagione. Proviamo a capire, ora, cosa ci si potrebbe aspettare.
Iniziamo dal giocatore con il contratto a più lunga scadenza, Sasha Grant. Ha firmato un triennale, ha tante potenzialità di crescere, per il fisico prorompente che si ritrova e per la giovane età, 22 anni. Questo ne farebbe senz’altro uno specialista in difesa e una possibilità per il coach di poterlo impiegare almeno in due ruoli. Nulla vieta di pensare a lui come uno dei futuri atleti di spicco per Reggio.
Passiamo a coloro che invece hanno ancora un anno da passare in riva al Crostolo. Matteo Chillo, dopo l’uscita di scena di Hervey, ha mostrato la sua duttilità e la capacità di adattarsi alla situazione. Come lui, anche Lorenzo Uglietti ha dato sfoggio di grinta e carattere. Per loro è praticamente certa la conferma. Altro giocatore che indosserà la canotta della Pallacanestro Reggiana è Jamar Smith. Lui non vede l’ora di ripartire per una nuova stagione; la società di avere un leader carismatico, il perfetto collante tra spogliatoio e staff. Discorso diverso per Darion Atkins: l’ex Trento ha spesso manifestato la sua intenzione e della sua famiglia di restare a Reggio. Le voci di un suo taglio durante il campionato per un rendimento piuttosto altalenante, però, potrebbero creare i presupposti per una interruzione del contratto a favore di un “4” più performante, soprattutto in chiave europea.
Vediamo chi invece ha il contratto in scadenza al 30 giugno prossimo e quale potrebbe essere la sua strada. Il capitano, Michele Vitali, ha trascorso due anni totalmente differenti, ma con un punto di convergenza. Nel primo è stato falcidiato da infortuni e problemi di salute, mentre nel secondo la continuità di rendimento lo ha reso una pedina fondamentale. L’aspetto che ha accomunato il biennio è la trasformazione da tiratore a giocatore completo, bravo in difesa, attento a rimbalzo e alle opportunità per i compagni di squadra. Lui vorrebbe proseguire con coach Priftis e ciò potrebbe essere un’ottima ripartenza.
Pure Langston Galloway non nasconde la voglia di rimanere in città. Da navigato giocatore Nba quale è stato, questa sua nuova esperienza europea lo ha piacevolmente colpito, anche per la qualità di vita. Ora, si aprirà una confronto con la società, per vedere se gli obiettivi e gli interessi possano essere comuni, tanto da proseguire ancora insieme.
Percorso simile anche per Tarik Black? L’ultimo arrivato in ordine di tempo, pur fermo da alcuni mesi, si è integrato perfettamente nel gioco della Unahotels, formando con Momo Faye un duo di centri che poche società di serie A hanno potuto vantare. A 33 anni e con una solida carriera di alto profilo alle spalle, andrebbero comprese le sue ambizioni e pretese per restare. Resta il fatto che un rinnovo sarebbe una presa importante. Citato poc’anzi, Momo Faye è stata la vera rivelazione, non solo per il catino di via Guasco, ma per l’intera lega, tanto da meritare il premio di migliore Under 22 del campionato. Promosso a pieni voti da comprimario a titolare da starting five, il giovane talento ha calamitato su di sé gli occhi di tante squadre e in più si è reso eleggibile per il prossimo draft Nba. Nonostante tutto, al momento non ci sono “escape” nel contratto e l’idea è quella che il classe 2005, ritenuto dalla società incedibile, resti almeno un altro anno alla Pallacanestro Reggiana.
Concludiamo la carrellata di atleti con Alessandro Cipolla e Briante Weber. Per il play prodotto di Desio si potrebbe valutare un prolungamento, ma l’impressione è che lo spazio a propria disposizione sia ancora limitato. Riguardo invece il giocatore di Chesepeake, arrivato terzo nella graduatoria dei migliori difensori del campionato, le quotazioni sarebbero in ribasso, lasciando così lo spazio all’arrivo di un nuovo giocatore in questo ruolo. Istrionico, galvanizzatore del pubblico, ha chiuso la stagione con un calo del rendimento motivato anche da alcuni problemi fisici che lo hanno condizionato. Se Reggio vorrà avere un play puro, allora le strade si separeranno.
Per finire, i contratti ancora in essere con lo staff tecnico e di Claudio Coldebella garantiranno una continuità di lavoro che, nella pallacanestro soprattutto odierna, sono di vitale importanza per ottenere risultati importanti. Cosa alla quale sia la società e tutto il movimento reggiano ambiscono.















