REGGIO EMILIA – Si è chiusa la tredicesima stagione consecutiva in LBA per la Pallacanestro Reggiana con un bilancio positivo. A parte i due anni delle finali scudetto, solo nel 2012-2013 aveva collezionato 36 punti in graduatoria, che quest’anno le sono valsi solo il settimo posto, mentre l’anno scorso, con 32, fu quinta. Nei playoff i biancorossi hanno affrontato Trapani, la squadra forse più in forma del momento e per lunghi tratti si è pure giocato alla pari. Centrata la Final Eight, l’eliminazione è arrivata solo nel finale di gara con Trento, che poi ha vinto il titolo. Venendo alla coppa europea, la Basketball Champions League, la Unahotels è uscita ai quarti di finale – quindi tra le migliori 8 tra le 64 partenti – contro Malaga, la formazione che si è aggiudicata la coppa.
E ora? Dopo l’addio di Coldebella e di Barozzi, si guarda al futuro, pensando anche cosa ha funzionato o meno in questa stagione. Bene la difesa e i rimbalzi, un marchio di fabbrica di coach Priftis, che sarà ancora al timone dei biancorossi. Da rivedere il contributo offensivo, non sempre in grado di impattare con gli avversari, specie se di caratura maggiore, e la profnodità della panchina. Poi bisogna capire se Reggio potrà disputare una coppa europea. La BCL, cresciuta di livello tecnico, sarebbe probabilmente quella gradita, ma al momento Trapani e Trieste si sono candidate in virtù del migliore piazzamento in classifica. Una wild card da parte della FIBA, un ripescaggio per una eventuale esclusione delle squadre israeliane per il genocidio a Gaza, un accesso tramite i Qualification Round, potrebbero consentitire di riaffacciarsi in Europa. Intanto si ripartirà dalle certezze del coach greco, dei confermati Jamar Smith e Lorenzo Uglietti e, se non si presenteranno particolari problemi, anche di capitan Michele Vitali.
Capitolo italiani. Considerando il doppio impegno probante, occorre una pattuglia di italiani maggiormente performante rispetto al passato. Ai saluti paiono Chillo e Grant, mentre sarà da valutare Fainke, poco utilizzato quest’anno, mentre Gallo, reduce da un brutto infortunio, potrebbe andare ancora in prestito. Altra possibilità è quella di dare spazio al giovane Deme, un prospetto di 212 centimetri, molto promettente, una scommessa, per intenderci, alla Faye. Tra realtà, illazioni e qualche volo pindarico, si parla con insistenza di una trattativa con Riccardo Visconti, una guardia/ala, già vista a Brindisi, Pesaro e quest’anno con la Virtus prima e con Granada poi. In alternativa la voce che circola è quella di Bortolani, in uscita da Milano, ma che sarebbe corteggiato da diverse squadre. Altro nome che da tempo aleggia è quello di Cappelletti, ma sembra destinato alla neo promossa Udine. Una pista calda porterebbe in biancorosso Luca Severini, che lascerebbe Tortona dopo 5 anni, ma nel medesimo ruolo, una suggestione sarebbe quella di Pippo Ricci, un giocatore esperto e di sicuro affidamento. Altri atleti italiani hanno contratti in fase di conclusione e che potrebbero essere interessanti per la futura annata, salendo dalla panchina. Alcuni nomi? Miaschi, Biligha e Burns.
Capitolo stranieri. Qui lo scenario sconfina ovunque. Con Faye corteggiato da Parigi e dall’Ncaa, anche Winston pare non resterà in riva al Crostolo, così come è certa la partenza di Gombauld, che ha estimatori in patria, mentre Kenneth Faried dovrebbe lasciare la Pianura Padana per la steppa russa. Esistono invece dei margini di trattativa per Barford, autore di un buon finale di stagione, ma soprattutto per Cheatham il quale, in un’ipotesi neanche troppo remota, potrebbe avere un passaporto italiano. In caso di riconferma del duo Usa, occorrerebbe firmare un play, un ala piccola (da tempo mancante) e un centro. Marco Sambugaro, nuovo General Manager, assieme al futuro Team Manager Andrea Tronconi, avranno di che lavorare per portare a coach Priftis i tasselli mancanti a questo puzzle chiamato roster. L’ex dirigente di Pistoia, nel recente passato, ha piazzato alcuni colpi importanti nella città toscana come Michael Forrest, Ryan Hawkins, Charlie Moore, Derek Ogbeide, Jordon Varnado, Carl Wheatle e Payton Willis, giusto per citarne qualcuno. Il tutto rispettando budget, qualità tecniche ed umane.
Insomma siamo solo all’inizio di un trimestre che si preannuncia pieno di aspettative, per rivedere i colori biancorossi portare in alto il nome di Reggio Emilia nel panorama cestistico.













