REGGIO EMILIA – Ieri sera, a Reggio a Canestro, Graziano Sassi, socio della Pallacanestro Reggiana, ha rilanciato il progetto di una “casa biancorossa” nel capannone 15 delle ex Reggiane. La trattativa con Stu reggiane è in dirittura d’arrivo.
“E’ un patrimonio che resta alla città. Non ci sarà solo la ‘casa biancorossa’ – le sue parole – ma anche tre campi, tre palestre, una di scherma, un campo da padel, un ristorante, una sala convegni, una piazza…”. Il progetto della “cittadella dello sport” e della casa della Pallacanestro Reggiana nel capannone 15 A delle ex Reggiane potrebbe presto diventare realtà. La società biancorossa ha presentato una manifestazione d’interesse e un’offerta a Stu Reggiane per entrare in possesso dell’area, di circa 12mila metri quadrati. “La trattativa – ha spiegato a Tg Reggio Luca Torri, amministratore delegato di Stu Reggiane – è in fase avanzata, il capannone è adeguato alla funzioni che il progetto prevede e all’approccio multifunzionale”. “Il progetto è in dirittura d’arrivo – ha confermato anche Sassi – Per ora ci siamo noi, il perno del progetto è la famiglia Bartoli, poi ci sono io e San Pietro”.
La cittadella dovrebbe ospitare anche la sede della medicina sportiva e quella della scherma, che oggi si trovano in via Melato. Dovrebbe diventare inoltre un punto di riferimento per il settore giovanile. Il costo complessivo dell’intervento è di circa 15 milioni di euro, 2 milioni dei quali della sola area. “Si può far ricorso al credito sportivo, ci stiamo lavorando”. Un progetto che il capo della segreteria politica della Regione, Giammaria Manghi, ha definito di “respiro europeo. Di recente ho visitato con una missione della Regione il campus per le squadre giovanili del Bayern Monaco e ho scritto a Filippo Barozzi che la casa biancorossa si dovrebbe ispirare a quel modello. Se il progetto verrà realizzato, come Regione faremo la nostra parte”.
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