REGGIO EMILIA – “Chiederemo i danni direttamente al Ministero degli Interni“. Parola di Giulio Cesare Bonazzi, l’avvocato dei famigliari di Hui Zhou. La madre, il padre e il fratello della 25enne barista cinese uccisa a coltellate dietro al bancone del Moulin Rouge dell’ex Foro Boario a Reggio vivono a Verona, adesso. Non se la sono sentita di rimanere nella città dove si erano costruiti una vita dopo la morte di Hui, una morte così: assassinata con diversi colpi in un tardo pomeriggio di inizio agosto, nel locale dove serviva i clienti con quel sorriso sempre sul viso che tutti hanno descritto come la sua caratteristica principale.
Il legale annuncia l’istanza direttamente al Ministero perché su Hicham Boukssid, l’omicida di Hui in carcere dal 19 agosto scorso dopo essersi costituito al termine di dieci giorni di latitanza e ricerche, pendevano tre ordini di espulsione. Boukssid però si trovava comunque sul territorio, e sul territorio ha ucciso, secondo gli inquirenti per motivi passionali.
Hicham Boukssid
L’avvocato Bonazzi farà istanza formale il giorno dell’udienza preliminare del processo a carico del 34enne marocchino, che è difeso dall’avvocato Pina Di Credico e si trova nel carcere di Ferrara dopo un primo periodo trascorso a Reggio, in cui era stato destinatario di minacce da parte di altri detenuti. Sull’uomo il tribunale ha disposto una perizia psichiatrica che è stata depositata qualche giorno fa e che deve ancora essere discussa in udienza. Dai colloqui con il detenuto, il dottor Gianfranco Rivellini sostiene l’esistenza di un disturbo schizotipico della personalità, ma non tale da rendere Bouksid totalmente incapace di intendere e di volere. Tradotto, per il perito il 34enne è processabile. L’andamento di questo processo e l’entità della pena dipenderanno molto anche dal rito che l’imputato sceglierà.
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