REGGIO EMILIA – Ieri sera, ospite a Decoder, Francesco Banfi, manager reggiano che ha creato dal nulla una società che vende online auto usate, la Brumbrum. “Il primo aspetto – ha detto – è costruirsi la base della fiducia. La fiducia non c’è se non c’è un prodotto impeccabile e la trasparenza sulla qualità del prodotto”.
Banfi ha lavorato per 17 anni per la società di consulenza McKinsey & Company, prima in Italia e poi all’estero. A un certo punto fece caso al fatto che un mercato enorme come quello dell’auto aveva una rete distributiva immutata da 60 anni e nessun marchio di riferimento. E cominciò a pensare che si potevano vendere auto usate e a chilometro zero online. Da quell’idea nacque Brumbrum, che nel gennaio scorso, appena sei anni dopo essere diventata operativa, è stata venduta al gigante inglese Cazoo per 80 milioni di euro.
Nel 2021 i dipendenti sono raddoppiati, toccando quota 200. Molti lavorano nel capannone di via Lazzaretti a Reggio, inaugurato nel 2019 a fianco dell’autostrada. Che progetti ha Cazoo per Reggio? “La società ha intenzione di sviluppare il mercato italiano a partire dal polo reggiano – ha detto – dove ci sarà un aumento importante degli addetti e della capacità produttiva, perché è stato considerato un polo d’eccellenza nel contesto europeo. Le tecnologie, le procedure, il personale e le competenze che abbiamo sono ai migliori livelli in Europa anche rispetto alla scala di Cazoo”.
Da anni Banfi vive a Parigi e trascorre nella nostra città una settimana al mese. Come vede Reggio da questa prospettiva? “Devo dire che gli investitori che sono venuti dagli Stati Uniti e da altri Paesi a vedere la sede di Reggio Emilia sono rimasti impressionati. Io credo che ci sia una enorme potenzialità economica per lo sviluppo dell’area nord della città”.
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