REGGIO EMILIA – Dal Ministero dell’Interno era arrivata, nei giorni scorsi, un’allerta a Prefetture e Questure di tutta Italia: pericolo contestazioni alle manifestazioni del 25 aprile. Un rischio legato alle polemiche sull’invio di armi all’Ucraina che hanno coinvolto sia l’Anpi che alcune forze politiche. A Milano è finito nel mirino il leader Pd Enrico Letta a cui è stato gridato da alcuni manifestanti “servo della Nato”. Tensioni si sono verificate anche in altre città, come ad esempio a Genova. A Reggio l’attenzione era molto elevata vista la presenza del ministro Cartabia.
Durante il corteo lungo corso Garibaldi verso Piazza Martiri del 7 luglio è stata segnalata un’accesa discussione tra alcuni manifestanti. L’idea degli esponenti di Italia Viva e Più Europa di presentarsi con bandiere dell’Ucraina, dell’Unione Europea, oltre che di Stati Uniti, Gran Bretagna e Israele, non sarebbe piaciuta ad altri partecipanti. A ricondurre gli animi alla calma l’intervento verbale delle forze dell’ordine. Nessuna conseguenza, però, a tal punto che i vessilli sono rimasti nel corteo e sono stati esposti in piazza Martiri per tutta la durata della cerimonia.
Italia Viva e Più Europa, dal canto loro, hanno, denunciato, attraverso un comunicato, che una bambina di 8 anni, presente nella loro delegazione, sarebbe stata insultata perché portava con sé una bandiera americana. Un episodio, su cui sono in corso accertamenti.
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