REGGIO EMILIA – Ci sono sviluppi nell’inchiesta aperta sul concerto con l’esposizione della bandiera delle Brigate Rosse: la Digos ha identificato e segnalato alla procura gli altri tre componenti della band P38 che mancavano all’appello.
Il gruppo, composto da quattro persone, si esibisce infatti indossando sempre un passamontagna e utilizza nomi di fantasia. Per questo motivo l’indagine per qualche giorno è stata a carico di ignoti. Nelle ultime ore, ne dà notizia Repubblica, c’è stata l’identificazione di tutti. Il fascicolo è stato aperto con l’ipotesi di reato di istigazione a delinquere ed è indagato anche Marco Vicini, presidente del circolo Arci Tunnel di Reggio in cui il concerto del primo maggio si è svolto e che martedì scorso si è avvalso della facoltà di non rispondere davanti agli inquirenti. La band ha alle spalle altre denunce per concerti con analoghe modalità a Bologna e a Pescara.