MODENA – Prima udienza in tribunale a Modena per Hermes Ferrari, il 51enne di Scandiano noto alle cronache per le proteste contro il green pass ma conosciuto soprattutto come lo ‘sciamano’ di Montecitorio per avere indossato, in occasione di una manifestazione a Roma, lo stesso cappello dell’attivista americano Jake Angeli durante l’assalto a Capitol Hill. Ferrari a Modena deve rispondere di bancarotta fraudolenta. E’ accusato dalla Procura di avere sottratto 120mila euro, in tranche da 20mila l’una, dai conti correnti di un centro benessere di cui era socio insieme ad altre due persone. Una società, ora sottoposta a fallimento, che Ferrari ha amministrato per cinque anni prima di intraprendere la strada della ristorazione, l’uomo è infatti titolare di due pizzerie a Reggio e a Modena. Secondo l’avvocato difensore Gianluca Vinci Ferrari, nel periodo dei prelievi, Ferrari era a casa malato e sottoposto a misura cautelare e gli ammanchi sarebbero stati fatti a sua insaputa. Hermes Ferrari non è nuovo alle aule di giustizie; era comparso come testimone anche nella maxi inchiesta ‘Grimilde’ della Procura di Reggio Emilia contro le infiltrazioni della ‘ndrangheta al nord. In quel contesto il suo nome era legato all’ex ‘ndranghetista ora collaboratore di giustizia Antonio Valerio, imputato anche nel processo Aemilia, con il quale, raccontò lo stesso Ferrari, aveva trascorso ‘notti tra donne e cocaina’ negando però di avere avuto mai rapporti con i cutresi per questioni di soldi. Nell’udienza per la vicenda del centro benessere sono stati ammessi i testi e il giudice ha rinviato al 3 maggio prossimo per gli interrogatori.
Modena Scandiano processo ristoratore bancarotta fraudolenta Hermes FerrariBancarotta fraudolenta, iniziato a Modena il processo per Hermes Ferrari. VIDEO
30 novembre 2022Il ristoratore 51enne, noto come lo sciamano di Montecitorio, è accusato di aver svuotato i conti di un centro benessere