REGGIO EMILIA – Sono in corso gli accertamenti sul macabro ritrovamento di ieri pomeriggio a Cadè. Il teschio, probabilmente umano, trovato in un canale, ora è in laboratorio per essere analizzato. Stamattina siamo andati sul posto.
Analisi sul terreno e analisi del Dna sul teschio ritrovato nel canale lungo via Reggiolo, nella frazione cittadina di Cadè. Gli esperti procedono su due fronti per far chiarezza sul macabro ritrovamento di ieri pomeriggio. I cinque bambini che lo hanno trovato, che hanno dagli 8 ai 10 anni, stavano giocando nel campetto adiacente al fossato, al parco ‘Il Naturone’, a pochi passi dalla via Emilia per Parma. I giovanissimi sono subito andati a casa a raccontare tutto alle loro famiglie e i genitori hanno chiamato la polizia. La zona è stata subito transennata dagli agenti delle Volanti, presente anche la dirigente Angela Cutillo. Poi è arrivata la Polizia Scientifica che insieme al personale della medicina legale e un antropologo forense si sono calati nel fossato per recuperare i resti.
Il teschio non era in condizioni perfette, probabilmente è stato esposto alle intemperie per molto tempo, dai primi accertamenti si tratterebbe di un teschio umano, appartenete a una persona di sesso maschile, difficile per ora la datazione. Potrebbe essere stato trascinato lì dalla corrente d’acqua tramite un canale di scolo.
Sul posto anche il pubblico ministero Giulia Galfano della procura di Reggio che ha aperto un’inchiesta. Al momento non si esclude alcuna ipotesi.
I resti ora saranno analizzati in laboratorio, decisivo l’esame del Dna. Non si è escludono prossimi sopralluoghi. La zona resta transennata, a disposizione dell’autorità giudiziaria.
(foto Resto del Carlino)
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