BAISO (Reggio Emilia) – Sollevati da ogni responsabilità. Finisce così il procedimento giudiziario a carico dei tre presunti autori dell’attentato dinamitardo accaduto la notte tra il 28 e il 29 luglio 2017. Due anni e mezzo di indagini avevano portato all’individuazione di due avvocati, che esercitano a Modena, e di un operaio, tutti di origine calabrese.
Il giudice per l’udienza preliminare Luca Ramponi ha assolto, per non avere commesso il fatto, i due accusati che avevano chiesto e ottenuto il rito abbreviato. Prosciolta la terza persona chiamata a rispondere sempre dei reati in concorso di danneggiamento aggravato, tentata estorsione e porto di esplosivo.
Alla base della decisione la mancanza di una prova schiacciante tale da incastrare i tre, che secondo la pm Giulia Stignani avrebbero agito per intimidire Gian Luca Catelani, commerciante e gestore in passato di diversi locali a Modena, oltre che ex presidente della Correggese Calcio. All’epoca dei fatti Catelani abitava nella villetta luogo dell’esplosione, in via Borgo Visignolo, nell’omonima località di Baiso.
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