A Bagnolo sorgerà un bosco per le vittime di Coronavirus. VIDEO

BAGNOLO (Reggio Emilia) – L’albero è il simbolo per eccellenza di qualcosa che cresce, se curato e coltivato. Capita che la speranza germogli anche da terreni apparentemente aridi. La morte si mescola sempre con la vita. Per questo il progetto che l’amministrazione ha in mente per ricordare le vittime del paese uccise dal Covid si chiama ‘Bosco della speranza’. “Nel 2021, coinvolgendo anche le scuole, pianteremo sette alberi in una zona del parco Europa, come sette sono state le vittime. Ma pianteremo anche un albero per ogni bambino nato o che nascerà quest’anno”, dice il sindaco Gianluca Paoli.

L’idea è stata lanciata al termine della serata Bagnolo Generosa, organizzata nella piazza del paese per ringraziare le decine e decine di persone che volontariamente si sono date disponibili ad aiutare, ognuno con le sue capacità e competenze, durante il periodo del lockdown. Dall’elargizione delle mascherine alla consegna di cibo, dalla donazione di materiale alla distribuzione dei buoni spesa a 178 famiglie.

Auser, Croce Rossa, Caritas; le associazioni culturali e sportive, le imprese del territorio che hanno donato denaro all’Ausl o messo a disposizione tecnologie. Come la Enertech, che gratuitamente sanificherà le aule scolastiche prima della ripresa del 14 settembre. Una serata che è stata anche l’occasione per annunciare la richiesta, da parte dell’amministrazione, di insignire dell’onorificenza al merito della Repubblica tre bagnolesi che sono stati particolarmente in prima linea: il medico di base in pensione Antonio D’Apote, che da marzo è rientrato volontariamente in servizio nell’emergenza, e i direttori delle due case protette del paese, Andrea Rossi per Casainsieme, e Daniele Zaccarelli per Il Giardino. Entrambe le strutture, grazie a uno sforzo non indifferente degli operatori che si sono chiusi dentro per due settimane assieme agli ospiti, sono rimaste “covid free”: nessuno degli anziani ha contratto il Coronavirus.