BAGNOLO (Reggio Emilia) – Ore 16,30 di un giorno feriale. C’è chi studia la partita doppia, chi il genitivo assoluto, chi il ritratto di Dorian Gray e chi invece cerca su un portatile di trovare una soluzione più complicata del previsto. Tutte cose che normalmente gli studenti delle scuole superiori fanno nella loro camera magari con le cuffiette nelle orecchie. Venticinque ragazzi di Bagnolo invece per una settimana le hanno fatte insieme nella canonica di Santa Maria di Novellara. E non solo: hanno cucinato insieme, dormito insieme in stanze con i letti a castello. Hanno vissuto insieme, prendendo al mattino il proprio autobus o il proprio treno per andare a scuola.
Con quale scopo? “Per imparare a vivere insieme – risponde Marta Pavarini l’educatrice che è solita incontrare settimanalmente questo gruppo di giovani -, abbiamo pensato di gestirci con tutti i tempi della quotidianità: la preparazione del pranzo, della cena, gli allenamenti, ecc.”.
Gianluca, 18 anni, frequenta la quinta superiore a Correggio e l’anno prossimo si iscriverà all’Accademia. Ci racconta che nel contesto in cui si è trovato è riuscito a studiare meglio che a casa. Tra le altre cose doveva prepararsi per una prova di fisica che, racconta, non è stata molto facile.
Gli impegni pomeridiani vengono rispettati : chi va in piscina o a giocare a calcio viene accompagnato dagli educatori. E i genitori come reagiscono? “Sono felici dell’esperienza che fanno i figli – sono le parole di Luca Storchi, l’altro educatore che segue i ragazzi -, e sono contenti anche di levarseli di torno per una settimana. Meno giri da fare a casa…”.
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