REGGIO EMILIA – Partono per il mare il treno, come succedeva anni fa, quando famiglie intere con acqua e panini salivano in carrozza in Emilia per farsi una giornata sulle spiagge della Romagna. Solo che questa volta non parliamo di immagini anni ’60 in bianco e nero, di panini e di famiglie, ma di ragazzini giovanissimi diretti a Rimini e Riccione per fare danni e spaventare i turisti.
Risiedono a Reggio Emilia, Modena e Bologna, secondo i carabinieri delle città della riviera, e da lì partono per fine settimana ad alto tasso di vandalismo. Hanno tra i 14 e i 17 anni e si danno appuntamento attraverso i social network col preciso scopo di mettere a segno scorribande e danneggiamenti, quando non vere e proprie rapine, agendo in gruppi anche da 10 sotto l’effetto dell’alcool.
Qualche sera fa, ad esempio, alle 23.30 un gruppetto di minorenni addirittura armati di taser ha accerchiato, per rapinarli, tre turisti di Varese, anche loro tra i 17 e 20 anni. Poco dopo, tre riccionesi di 25 anni sono stati aggrediti con cocci di bottiglia da un altro gruppo, in questo caso sembra proveniente dalla Lombardia. In precedenza c’era stato l’episodio di una coppia di anziani insultata in strada e di una rissa nei pressi di un locale del lungomare Tintore finita con alcuni baristi feriti e due minorenni identificati dalla polizia.
Secondo gli investigatori, si tratta di bande non collegate tra loro. Il capitano dei carabinieri di Riccione Luca Colombari, annunciando rinforzi e maggiori controlli, ha definito il fenomeno “mordi e fuggi”: arrivano, devastano e al lunedì rincasano.
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