REGGIO EMILIA – Non ci sono solo le difficoltà di mercato e la concorrenza dietro lo stato di crisi di Werther International, della Sicam di Correggio e delle altre due aziende collegate – Italgarage Equipments e Apac – che hanno chiesto al tribunale di Reggio l’ammissione alla procedura di concordato preventivo.
Le assemblee dei soci delle quattro società hanno infatti deciso di promuovere una azione di responsabilità nei confronti degli amministratori e dei manager che hanno guidato le aziende fino al 18 giugno scorso. Si tratta di Boris Levin, 60 anni, ucraino di nascita, cittadinanza statunitense, domiciliato in Germania, presidente di Werther e Sicam, e di Luca Gazzotti, 55 anni, modenese, vicepresidente di Werther, consigliere delegato di Sicam, presidente di Apac e amministratore unico di Italgarage. L’azione di responsabilità colpirà anche gli ex sindaci Fernando Pietrostefani, Roberto Di Meco e Maurizio Nisticò e le società di revisione dei bilanci.
Alla fine di giugno, Levin e Gazzotti erano stati sostituiti da Andrea Foschi, commercialista parmigiano, nuovo presidente, e da Ivan Vasumini, nominato amministratore delegato. Ora la promozione di un’azione di responsabilità indica la convinzione che le aziende abbiano subìto dei danni a causa della condotta dei vecchi amministratori.
La mossa scaturisce dal lavoro di una società di consulenza esterna, che ha passato al setaccio i bilanci degli ultimi anni, riscontrando quelle che vengono definite dalla Werther “anomalie e criticità contabili nella redazione dei bilanci degli ultimi esercizi”. I nuovi vertici aziendali hanno poi informato dei risultati degli accertamenti il commissario giudiziale Mirco Zucca. Werther produce e commercializza impianti per autofficine e sollevatori per veicoli, mentre Sicam realizza attrezzature per gommisti.
Reggio Emilia concordato preventivo azione di responsabilità Werther International Sicam