REGGIO EMILIA – “Questa è la mia auto, ieri notte i rumori mi hanno svegliato, poi altri residenti mi hanno telefonato”. Questo signore è il proprietario della Nissan Micra, una delle tre vetture distrutta dalle fiamme. Guarda quello che resta del veicolo con sconcerto e disorientamento.
In tanti sono stati svegliati nella notte dagli scoppi provocati dall’incendio e si sono affacciati alle finestre.
“Sono stata svegliata, sembravano dei petardi o fuochi d’artificio, ho avuto paura. Il cielo era nero”, dice una residente.
Via Filippo Re è una strada spesso al centro di fatti di cronaca: un uomo accoltellato in pieno giorno nell’agosto 2020, un minorenne aggredito lo scorso luglio e poi vandalismi, risse, spaccio, qui e nella vicinissima via Secchi. Una situazione vissuta con rabbia da residenti e commercianti.
“‘Qui c’è un problema enorme: primo la baby gang, che da anni devastano, nessuno fa nulla, secondo la situazione è fuori controllo. Ho un altro locale vicino a piazza Fontanesi, dove passano 50 volanti a sera in una zona dove al massimo uno si sporca la camicia bianca”, protesta il ristoratore Andrea Innocenti.
“Abbiamo problemi da tanti anni e mi dispiace molto. La sera del 31 hanno danneggiato le transenne davanti al museo, dove entrano i bimbi. Le hanno divelte e le lanciavano in mezzo alla strada. Un’altra una catena umana di ragazzini cercava di sfondare la vetrina del negozio del vintage. Un’altra ancora un ragazzino è stato minacciato da uno con una pistola in tasca. Riusciamo a risolvere questo problema una volta per tutte?”, le parole della ristoratrice Sara Cabassi.
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