REGGIO EMILIA – Ora basta. Dopo l’aggressione, l’ennesima, subita da un autista di Seta dai sindacati si alza un grido di protesta e una richiesta chiara all’azienda: “Servono più tutele e chiediamo all’azienda e agli enti locali di costituirsi parte civile in un futuro processo”. Così la Filt Cgil. Se ci sarà, un processo.
Nella giornata di giovedì, intorno alle 13, una autista di 40 anni è stata aggredita anche fisicamente da un uomo che ha superato le barriere di sicurezza della cabina di guida arrivando a mettere le mani sul volante, tirandolo a destra. Tutto in via Emilia, in città, poco dopo la fermata San Lazzaro. L’autista è riuscita a mantenere il controllo del mezzo evitando incidenti e ha fermato la corsa. A quel punto l’aggressore le ha sputato in faccia ed è scappato, tra gli improperi dei passeggeri dell’ora di punta.
“L’episodio che si colloca all’interno di un quadro mai mutato e sempre più preoccupante dove aggressioni, grandi e piccole, ai danni delle lavoratrici e dei lavoratori del Trasporto pubblico locale continuano a verificarsi“, sottolinea la Cgil.
Nel frattempo le sigle di categoria dei sindacati Cisl, Uil e Ugl hanno reso noti i risultati di un questionario cui in meno di 24 ore ha aderito il 58% degli autisti Seta in servizio (101 su 175). Il 58% degli autisti ha dichiarato di voler abbandonare l’azienda: il 40% sta pensando di farlo e il 18% è già alla ricerca di un altro lavoro. “A questi – si legge – si somma l’insoddisfazione di un 25% che ‘purtroppo’ non può lasciare Seta, perché ha legami a Reggio. Solo il 17% ha confermato di amare l’impiego. In una scala di voto da 1 a 10, l’idea di consigliare ad un amico di venire a lavorare in Seta, a Reggio, ottiene un desolante 3.6 di media. E poi la domanda delle domande: quanto sono soddisfatti gli autisti Seta del loro lavoro? Pochissimi. Voto medio: 4.88“.
I fronti caldi indicati con percentuali oltre il 90% riguardano la necessità di fermare “l’abuso di straordinari” e la richiesta di “un contratto migliore”.
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