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Gabriele Franzini
Nel 2014 la relazione della Direzione nazionale antimafia sulla criminalità nel nostro territorio fece infuriare Carlo Giovanardi. Il parlamentare attaccò frontalmente l’autore per le critiche a quei politici che contestavano le interdittive delle Prefetture di Reggio e Modena. Era Roberto Pennisi
Gli stessi episodi che negli anni scorsi sono stati archiviati dal Tribunale di Reggio, oggi sono alla base dell’indagine della Direzione distrettuale antimafia di Bologna, che contesta agli ex sindaci Marcello Coffrini e Giuseppe Vezzani il reato di concorso esterno in associazione mafiosa. Ecco perché
La Dda ha notificato un avviso di conclusione delle indagini preliminari a Giuseppe Vezzani e Marcello Coffrini. L’ipotesi di reato è concorso esterno in associazione mafiosa
Nuova puntata della nostra inchiesta. All’inizio del 2012 Olivo, Scarpino e Gualtieri, di origine cutrese, incontrarono De Miro accompagnati dall’allora sindaco Delrio. Secondo i giudici del processo Aemilia fu una iniziativa ambigua, per la De Miro un incontro come tanti
All’inizio del 2016 le minacce mafiose al sindaco Vecchi per costringerlo a difendere gli imputati del processo Aemilia. Con l’aiuto delle sentenze, ricostruiamo le tappe che portarono alla redazione e alla pubblicazione della lettera firmata da Pasquale Brescia
Ricostruiamo uno degli episodi più torbidi della storia del rapporto tra criminalità organizzata e politica: la lettera di minacce al sindaco di Reggio Emilia Luca Vecchi scritta nel 2016 dal carcere bolognese della Dozza
Sveliamo i contenuti della relazione che la Dda di Bologna inviò al Ministero della Giustizia nel 2020, quando i senatori Gasparri e Quagliariello accusarono i magistrati di non aver indagato sugli esponenti del centrosinistra.
All’hotel Posta di Reggio Emilia l’incontro con l’ex magistrato, balzato agli onori delle cronache per le accuse alla Direzione distrettuale antimafia di Bologna: “Le mie parole strumentalizzate per altri scopi. Aemilia uno dei processi più importanti della storia giudiziaria italiana”
All’inizio del 2016 la Dda di Bologna decise di rileggersi tutti gli atti dell’indagine della Procura di Reggio. Secondo i Servizi di sicurezza, lì si trovavano le prove di collusioni tra amministratori locali e criminalità organizzata. Ma non era così e un anno dopo l’indagine fu archiviata
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