REGGIO EMILIA – I due volti dell’andamento del contagio sul nostro territorio sono i focolai emersi negli ospedali di Correggio e Montecchio e l’inizio della fine della “ondata natalizia”.
I dirigenti dell’Ausl assicurano: la situazione nei due nosocomi è sotto controllo. Nell’ospedale della Val d’Enza sono emersi, nelle ultime ore, cinque casi Covid tra i degenti della sezione di Medicina interna acuti, che fino a domenica compresa non accetterà ricoveri dal pronto soccorso; in quello della Bassa si sono invece registrati 36 casi tra degenti e personale dell’unità Geriatrico-Riabilitativa, rimasta chiusa per quattro giorni per la sanificazione e ora riaperta.
Preoccupa l’insorgenza delle varianti del Covid: per questo, è stato ribadito ancora una volta, non si può abbassare la guardia nonostante l’incidenza del virus nel nostro territorio stia calando: del 6% sugli accessi ai pronto soccorso a
ottobre, era salita oltre il 10% tra fine dicembre e inizio gennaio; ora è all’8,5%. In pratica, sui 270 accessi giornalieri ai pronto soccorso, 23 sono di persone positive al Covid.
“Tutto questo ancora non si vede sui ricoveri – le parole di Giorgio Mazzi, direttore del presidio ospedaliero – che comunque rimangono stabili sui 180-200″. L’obiettivo è ridurre i posti letto Covid, in particolare a Guastalla e a Castelnovo Monti, ma non è ancora il momento. “Ridurre i posti in Rianimazione sarebbe utile soprattutto per le Chirurgie – ha aggiunto Cristina Marchesi, direttore generale Ausl – ma adesso gli anestesisti, già rari, sono impegnati principalmente in altro e quindi non possono andare in sala operatoria”.
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