REGGIO EMILIA – Il Centro Internazionale Loris Malaguzzi ha ospitato il Congresso Provinciale Auser. Un appuntamento fondamentale per il mondo del volontariato in un momento storico in cui aiuto e collaborazione verso le presone in difficoltà diventano aspetti ancora più importanti a causa dei terribili effetti della pandemia.
“Questo decimo congresso si svolge in un periodo storico eccezionale, che sarà ricordato nel tempo – spiega Vera Romiti, Presidente Provinciale di Auser – e questo ha molto influenzato i temi su cui dobbiamo discutere, che sono tanti: la domiciliarità, l’educazione digitale, la cultura, la formazione però soprattutto proprio perché siamo in questo periodo una nuova ripartenza. Ripensare e cercare di intravedere con il senso della prospettiva dove possiamo arrivare perché molte cose dovranno essere cambiate”.
Le assemblee di base del territorio che hanno coinvolto 40 centri e 2 centri sociali ricreativi hanno lanciato le proprie proposte da presentare al Congresso Nazionale che si terrà in novembre. “Noi ci stiamo accorgendo sempre di più, la rete delle volontarie e dei volontari di Auser – spiega Enrico Piron, della Presidenza Nazionale – che il nostro Paese è pieno di fragilità. Auser conta adesso 1700 associazioni unite da un’uniformità di statuto e di metodologie. Quarantamila volontari e volontarie che si mettono a disposizione di un problema: la mancanza di relazioni e connessioni della parte più fragile della società”.
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