REGGIO EMILIA – Quattro giorni a Ventotene, da giovedì 29 settembre a domenica 2 ottobre, per 50 soci dell’Auser reggiana. Sull’isola, confino di tanti oppositori politici fin dall’epoca romana, negli anni ’40 del XX secolo furono reclusi, fra gli altri, gli antifascisti Altiero Spinelli, Ernesto Rossi, Eugenio Colorni e Ursula Hirschmann che diedero vita a uno dei testi fondativi dell’Unione europea, ossia “Il Manifesto di Ventotene”. Un documento che nasce con l’idea europeista di una rivoluzione democratica d’Europa, di creare una federazione europea ispirata ai principi di pace e libertà, con base democratica dotata di parlamento e governo e alla quale affidare ampi poteri, dal campo economico alla politica estera, un progetto politico avanzato che aveva come scopo la creazione di un’Europa federale, libera e unita: una visione più che mai attuale. Frutto di riflessioni sviluppatesi nel corso della cosiddetta “guerra dei 30 anni” che dal 1914 al 1945 sconvolse l’Europa, il Manifesto rappresentò un mutamento di paradigma essenziale nel progetto di un continente europeo unificato.
La delegazione Auser, accompagnata dalla guida di Istoreco Elisabetta Del Monte, ha visitato e visiterà nei prossimi giorni, oltre che l’isola di Ventotene, anche quella di Santo Stefano, luogo di detenzione per i dissidenti politici di tutti i periodi: dai giacobini della prima ora ai patrioti del Risorgimento fino agli antifascisti del calibro di Pertini, Scoccimarro e Terracini. Nel 1952 Santo Stefano si trasformò completamente, adottando un modello carcerario basato sul recupero del detenuto e della sua dignità. Dopo la chiusura definitiva nel 1965, Santo Stefano cadde nell’oblio e, solo nel 2021, il governo ha approvato un progetto di recupero e valorizzazione dell’area.
Il viaggio è stato fortemente voluto da Auser per fornire ai propri soci l’opportunità di conoscere da vicino il percorso che ha portato alla nascita dell’Europa unita e per ribadire l’importanza che hanno la valorizzazione della memoria, la conoscenza del passato, la cultura e l’impegno civile.
Nelle foto: la visita del gruppo Auser alla Cisterna dei detenuti.