REGGIO EMILIA – Si celebra il 28 febbraio la Giornata mondiale delle Malattie Rare. Le malattie rare sono tali quando colpiscono meno di 5 casi ogni 10.000 persone, ad oggi si contano 8.000 patologie diverse e non tutte di origine genetica. 300 milioni di persone in tutto il mondo convivono con una patologia rara. Poco conosciute o spesso non riconosciute, talvolta senza nemmeno un nome che costringono i malati a lunghe ed estenuanti percorsi per riuscire ad avere una diagnosi.
Non a caso la giornata è dedicata alle potenzialità della ricerca sanitaria nel definire nuove terapie e strumenti di diagnosi precoce. Si parla di Malattie rare sabato 1 marzo a Palazzo Rocca Saporiti a Reggio insieme ai professionisti della Rete delle Malattie Immunomediate che nella nostra provincia registrano un aumento dei casi.
“Colpiscono tutte le fasce d’età. Sono stati fatti dei passi in avanti e ci sono delle terapie innovative con farmaci biologici che bloccano le cellule dell’infiammazione – spiega Carlo Salvarani, direttore Struttura complessa di reumatologia del Santa Maria Nuova – Qui a Reggio un gruppo di volenterosi ha creato un’esperienza unica in Italia, l’immunocenter che ha riunito diversi specialisti di tante discipline in grado di affrontare insieme la malattia rara del paziente e fare ricerca”.
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