BOLOGNA – Il nuovo codice della strada introdotto a fine dicembre punisce la guida dopo l’assunzione di qualsiasi sostanza stupefacente, senza fare distinzione tra uso ricreativo e terapeutico. Questo significa che, indipendentemente dallo stato di alterazione del conducente, un test tossicologico positivo può portare a sanzioni amministrative e penali, tra cui la sospensione della patente, una multa salata e, nei casi più gravi, il sequestro del veicolo.
Una situazione paradossale: chi assume cannabinoidi su prescrizione medica potrebbe trovarsi nella paradossale situazione di essere sanzionato, pur avendo seguito le indicazioni del proprio medico. A sollevare il tema in Regione é la consigliera reggiana del Pd Maria Laura Arduini che in Commissione Politiche per la Salute ha chiesto di valutare l’attivazione di un tavolo tecnico con tutti i soggetti coinvolti.
In Emilia-Romagna, in base agli ultimi dati disponibili, tra il 2021 e il 2023 sono cresciuti del 27% i pazienti che fanno uso di farmaci a base di cannabinoidi. I pazienti trattati sono stati oltre 3.400 (di cui il 70% donne), con età media di 60 anni. Le prescrizioni sono state quasi 27mila.
La Regione ha avviato un progetto di formazione, rivolto ai professionisti sanitari, sulle modalità d’utilizzo (a partire dalla prescrizione) della cannabis per uso medico.
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