REGGIO EMILIA – Non era passata la prima richiesta, quella avanzata il 28 agosto, pochi giorni dopo l’arresto. Non era passata la seconda, quella inoltrata a metà settembre al Tribunale del Riesame. E’ stata accolta la terza istanza, che l’avvocato Liborio Cataliotti ha presentato in aula venerdì scorso. L’educatore di Comunione e Liberazione Andrea Davoli è uscito dal carcere di Verona per andare ai domiciliari a casa dei genitori a Caorle, l’abitazione dalla quale lo scorso agosto venne prelevato con l’accusa di atti sessuali con una minorenne. Un’ipotesi di reato che permane, perché le indagini preliminari sono ancora in corso, ma intanto, in una perizia giurata che l’avvocato Cataliotti ha allegato alla richiesta di domiciliari, il medico che ha seguito Davoli in carcere in un percorso di psicoterapia ha testimoniato l’inesistenza del rischio di recidiva e la piena consapevolezza dell’educatore rispetto a quanto accaduto. Né l’uomo, 52 anni, né la 14enne hanno negato di aver avuto una relazione, con incontri iniziati a Rimini la scorsa primavera durante un ritiro pre pasquale. Occorre accertare se l’educatore abbia approfittato del suo ruolo di educatore per soggiogare la ragazzina, che è stata giudicata attendibile e nella piena capacità di deporre.
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18 dicembre 2023L’uomo, educatore di Comunione e liberazione, è uscito dal carcere di Verona per trasferirsi a casa dei genitori a Caorle. Accolta la terza richiesta della difesa, dopo un percorso di psicoterapia che ha escluso il rischio di recidiva