REGGIO EMILIA – E’ giunto alla sentenza appello il processo a carico di Andrea Davoli, l’insegnante ed educatore accusato di atti sessuali con una 14enne. Il verdetto ha lasciato invariata la condanna di primo grado, a quattro anni. L’imputato, che non era presente in aula a Bologna, resta ai domiciliari, e continuerà a osservare tale misura di limitazione della libertà personale.
Il collegio giudicante ha dunque confermato le concessioni che avevano consentito a Davoli di ottenere grossomodo il minimo della pena.
La vicenda risale all’agosto del 2023 quando l’uomo, oggi 54enne, venne arrestato. Secondo quanto ricostruito, approfittando della propria posizione di autorevolezza, aveva instaurato una relazione con l’allora 14enne, che prendeva parte alle attività spirituali da lui coordinate.
Confermati anche i risarcimenti previsti per i genitori e per la ragazza.
“Soddisfatto per la sentenza l’avvocato dell’educatore. Liborio Cataliotti.
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