REGGIO EMILIA – Aziende emiliane sempre più nel mirino degli hacker. Nel corso del 2024 la nostra regione è risultata la seconda più bersagliata a livello nazionale dopo la Lombardia da attacchi informatici e la tendenza del 2025 si sta confermando tale.
Stiamo parlando di azioni che provocano l’immissione di virus digitali nei sistemi informatici delle imprese (ma non solo) con lo scopo di mandare in tilt il sistema e di sottrarre dati sensibili con successiva richiesta di riscatto.
Il quadro emerge dal Rapporto Yarix 2025 diffuso proprio nelle ultime ore e realizzato da Var Group una delle principali realtà italiane nel campo della cybersecurity. Il settore più colpito risulta essere quello manifatturiero, seguito da tecnologia e consulenza.
Tra i casi verificatisi nel Reggiano ricordiamo quello che ha colpito la Smeg con quartier generale a Guastalla lo scorso settembre. A fine novembre era stata la svolta della Snatt, realtà della logistica, il cui apparato digitale era stati bloccati per tre giorni.
Aziende, ma non solo. Lo scorso febbraio a fare le spese di un’azione di pirateria informatica era stato il Comune di Reggio Emilia nell’ambito di un’offensiva condotta da un gruppo filorusso ai danni di numerose istituzioni del nostro Paese.
Aveva fatto scalpore nell’agosto del 2023 l’avvertimento giunto al Consorzio della Bonifica dell’Emilia Centrale: “Dateci 1 milione di euro o distruggeremo tutti i vostri dati”. Una minaccia respinta dall’ente.
Attacchi informatici: imprese ed enti pubblici emiliani tra i più colpiti. VIDEO
27 maggio 2025La nostra è la seconda regione più bersagliata in Italia da azioni di questo tipo dopo la Lombardia: diversi i casi registrati anche a Reggio Emilia e provincia










