REGGIO EMILIA – E’ appena stato sottoposto a un terzo delicato intervento chirurgico e nei prossimi giorni è fissata una visita di controllo che sarà decisiva per capire se saranno necessarie altre operazioni e come procedere con l’installazione della protesi per una rieducazione che si profila lunga e difficoltosa.
Matteo Mariotti, il 20enne parmense attaccato da uno squalo tigre sulla costa nord-est dell’Australia, è ricoverato al Royal Hospital di Brisbane dove lo assistono il padre e una zia che hanno raggiunto l’Australia nei giorni scorsi. Una vicenda seguita con molta attenzione e apprensione anche a Castelnovo Monti, dove il ragazzo ha vissuto per alcuni anni diplomandosi all’istituto superiore “Mandela” nell’indirizzo alberghiero.
Tanti i messaggi di solidarietà che sono giunti a Matteo proprio dagli amici della montagna reggiana, molti dei quali hanno anche aderito alla raccolta fondi lanciata su internet per aiutarlo a sostenere le spese sanitarie. Un ritorno in Italia è ipotizzato non prima di due mesi: Matteo, che sta affrontando questa situazione con grande forza d’animo e positività, potrà salire a bordo di un aereo e affrontare un viaggio così lungo quando le sue condizioni cliniche si saranno stabilizzate e quando sarà in grado di tornare a camminare.
I famigliari sono stati ricevuti dal console italiano a Brisbane, Luna Angelini Marinucci, che ha confermato come la spiaggia in cui è avvenuto il drammatico attacco sia balneabile e dotata anche di reti anti squalo, che evidentemente l’animale ha squarciato.
Reggio Emilia Matteo Mariotti 20enne attaccato da uno squalo