REGGIO EMILIA – “Questi spazi sono vitali nella storia di questa città e anche nel suo futuro. Attraversarli, farli conoscere in una maniera diversa, percepirli come un luogo nel quale si incontrano la storia con la tradizione contemporanea, con l’arte e la danza è una esperienza complessiva di grande particolarità, di grande fascino nella quale riscopriamo tante cose dell’anima di questa città”, così il direttore di Aterballetto Gigi Cristoforetti.
La danza di Aterballetto e l’arte di Maurizio Cattellan nella cornice del Reggiane Parco Innovazione: è “Santa”, performance itinerante ed immersiva, una sorta di rito collettivo che attraverso le cuffie coinvolge lo spettatore. Si seguono i danzatori, ascoltando la storia delle Officine Reggiane, imbattendosi nell’opere dell’artista conosciuto per mettere in luce i paradossi della società.
“‘Abbiamo lavorato insieme, cercando di costruire un percorso e un itinerario all’interno degli spazi delle Reggiane, per cui attraverseremo questo luogo senza stazionare, il pubblico è chiamato a muoversi insieme ai danzatori, ad entrare nello spazio della danza e a scoprire dei luoghi che saranno inediti delle Reggiane”, ci spiega la coreografa Lara Guidetti.
Seguendo ‘L.O.V.E’, gesto brutale e ironico, si arriva all’ex Mangimificio Caffarri, dove la quinta e ultima opera di Cattelan chiude il percorso.
“Le opere di Cattelan servono a rileggere lo spazio, io credo che questo posto sia veramente una testimonianza di come il dovere dell’architettura sia quello di riscrivere un nuovo modo di stare insieme – così Nicolas Ballario, curatore del progetto Santa – Le opere di Cattelan non solo fanno vedere questo spazio, fanno vivere il quartiere e l’architettura in una maniera diversa ma rievocano anche alcune stagioni storiche che ogni tanto vediamo retoricamente con nostalgia”.
Gli spettacoli si terranno dal giovedì al sabato, il 12,13 e 14 giugno, il 26, 27 e 28 giugno e il 3, 4 e 5 luglio. Il biglietto, da 5 euro, si può acquistare online sul sito della Fonderia della Danza o alla biglietteria di un Parco Innovazione che si presenta in una nuova veste: “E’ una veste che completa un percorso che abbiamo iniziato anni fa, ovvero mettere insieme la ricerca, l’innovazione e la rigenerazione urbana anche l’arte e la cultura – chiosa Luca Torri, amministratore di Stu Reggiane – Per scoprire angoli che non sono così noti ma anche per dare una visione diversa di un luogo che è fatto per il lavoro ma è fatto anche per altri scopi e può essere vissuto dalla città”.
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