REGGIO EMILIA – Parte sabato 9 dicembre, con un banchetto in piazza Fontanesi dalle 9 alle 13, la raccolta di firme organizzata da Chiara Vegliante e Stella Joucoux Pisi, due studentesse di 13 anni della scuola media Aosta di Reggio che hanno l’obiettivo di chiedere al Comune di Reggio con una mozione di iniziativa popolare di installare distributori di assorbenti gratuiti nelle scuole, a partire dalla medie. L’obiettivo è arrivare alle 300 firme necessarie. Cento sono già state raccolte per altre vie. Con loro in piazza ci saranno i consiglieri di Coalizione Civica Dario De Lucia e Fabrizio Aguzzoli.
“In Italia parlare di mestruazioni è ancora oggetto di pregiudizi e vergogna da parte di chi lo vive – spiegano Chiara Vegliante e Stella Joncoux Pisi – Questo porta spesso le donne a trattare l’argomento con molta discrezione, nonostante sia un fenomeno fisiologico del tutto naturale. La presenza di distributori nelle scuole contribuirebbe a diminuire lo stigma di cui sopra, renderebbe maggiormente autonome le ragazze in età pubere e giocherebbe un ruolo cruciale nel processo normalizzazione del fenomeno già a partire dalla giovane età”.
La campagna ha lo scopo di contrastare la cosiddetta period poverty, ossia lo stato di difficoltà economica che impedisce ad alcune ragazze di andare a scuola quando hanno le mestruazioni perché non possono permettersi gli assorbenti. A Reggio Emilia non ci sono istituti in cui è presente questo servizio, pochi quelli in Italia in cui è presente. Si chiede quindi al Comune e Fcr di installare distributori di assorbenti compostabili e anallergici nelle scuole medie e superiori della città. Chiedono anche che la Regione Emilia-Romagna realizzi un’indagine sulla cosiddetta “period poverty” o povertà mestruale, per individuare le fasce economicamente a rischio e l’impatto della povertà mestruale sull’accesso a diritti fondamentali quali l’istruzione.
In loro sostegno il consigliere Dario De Lucia di Coalizione Civica anche autenticherà con il collega Fabrizio Aguzzoli tutte le firme: “La period poverty è un problema in tutti i Paesi, e che, anche se in Italia è stata recentemente abbassata l’Iva dal 22% al 10% sembra che il Governo Meloni stia tornando sui suoi passi, secondo l’Istat il problema continuerà a sussistere per le 2 milioni e mezzo di donne che versano in povertà assoluta. Sostenere queste due giovani attiviste nella loro battaglia è non soltanto un esercizio per avvicinare i giovani alla gestione dei problemi collettivi ma una azione concreta per tutte le studentesse reggiane che hanno difficoltà a sostenere la spesa per gli assorbenti”.
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