REGGIO EMILIA – Una rete di 14 associazioni culturali che, insieme, daranno vita a un percorso di co-progettazione insieme alle istituzioni, grazie a un bando Partecipazione della Regione Emilia-Romagna. Nasce così Supercultura: una comunità culturale collaborativa. L’esito di un anno di lavoro è un accordo di partenariato – siglato ieri sera al Laboratorio Aperto dei Chiostri di San Pietro alla presenza di istituzioni e stakeholder – con cui le associazioni, il Comune di Reggio, il Consorzio Quarantacinque, la Fondazione Palazzo Magnani, l’Azienda Casa e OpenBox si impegnano ad affermare un nuovo ruolo della cultura con impatto sociale e civico in città e a dare un contributo alle policy culturali e di sviluppo territoriale attraverso progetti, pratiche e momenti di discussione pubblica. L’obiettivo è rafforzare la visione di una città accogliente e propositiva verso la creazione e la diffusione dell’offerta culturale e creativa nello spazio pubblico, da vivere come un “palcoscenico permanente”.
Il primo intervento della rete Supercultura rivolto alla città sarà la prossima estate ai Chiostri di San Pietro dove, grazie alla sinergia Fondazione Palazzo Magnani e Consorzio Quarantacinque, le associazioni saranno chiamate dal Comune a co-progettare una proposta culturale coerente con le linee di indirizzo in termini di innovazione sociale, sostenibilità, relazioni con la città e costruzione di reti, che abiterà gli ambienti dei Chiostri trovando successivamente una declinazione nello spazio urbano, con l’obiettivo di rafforzare la programmazione culturale nei quartieri attraverso il confronto con il Servizio Partecipazione del Comune di Reggio Emilia. Un’opportunità per realizzare progetti di welfare culturale con impatto sociale e civico, promuovere la cultura dello spazio pubblico come spazio inclusivo, risignificare i luoghi e facilitare la produzione culturale come strumento di identità ed espressione delle comunità.
Quest’idea di cultura aperta, diffusa e trasformativa ha trovato la sua definizione nella Bussola, un documento esito di un lungo percorso di mappatura, analisi e confronto sull’identità delle associazioni, che definisce valori, obiettivi e campi d’azione intorno ai quali la rete si riconosce e si impegna a far convergere le proprie progettualità. Una dichiarazione d’intenti che la comunità culturale propone alla città di Reggio Emilia per una condivisione di principi e pratiche sempre più ampia, per definire una prospettiva operativa chiara dei percorsi di co-progettazione. Uno strumento per dare riconoscimento pubblico al valore di quanto già viene fatto in termini di impatto sociale attraverso la progettazione culturale, ma soprattutto di quanto ancora si farà e si potrà fare grazie all’alleanza tra pubblico e privato. Il progetto Supercultura, aprendosi alla città, si proietta infatti in un orizzonte di lungo periodo dove, grazie a una partecipazione sempre più ampia, la rete potrà acquisire un ruolo da protagonista nel dibattito pubblico e nella co-programmazione delle politiche culturali con impatto sociale e civico a Reggio Emilia, innovando gli strumenti di dialogo e di produzione culturale.
Tra le proposte più rilevanti, che oggi diventano oggetto dell’accordo di partenariato, la creazione di un Centro per lo sharing culturale e il riciclo creativo – con il supporto di Comune di Reggio Emilia e Acer– dove raccogliere e recuperare materiali, attrezzature e altre risorse da condividere per allestire produzioni culturali in città, con il contributo di istituzioni culturali e privati, e l’istituzione di un Tavolo permanente della cultura che coinvolga le associazioni culturali, la pubblica amministrazione, le comunità e gli stakeholder nel determinare una visione comune che si esprima in una produzione e programmazione culturale in grado di produrre cambiamenti positivi nei contesti e nelle comunità di riferimento.
Fondatori della rete Supercultura ono 14 associazioni a vocazione culturale: Arci Reggio Emilia, Associazione Culturale Cinqueminuti, Associazione Dinamica, Associazione 5T, Centro Teatrale MaMiMò, Circolo Arci Picnic, Compagnia Circolabile, Compagnia Teatro del Cigno, Filarmonica Città del Tricolore, Galline Volanti, Improjunior, Natiscalzi DT, Neon, Teatro dell’Orsa. Oltre al Comune di Reggio Emilia, hanno aderito al progetto anche ACER Reggio Emilia, Fondazione Palazzo Magnani, il Dipartimento di Comunicazione ed Economia dell’Università di Modena e Reggio Emilia di Unimore, OpenBox e Consorzio Quarantacinque.
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