REGGIO EMILIA – “Quella volta che vidi Sinner compiere un’impresa storica”. Se Davide Gallinari dovesse pensare ad un titolo per la giornata di domenica 28 gennaio, forse sarebbe questo. Il 49enne reggiano insegnante di tennis e padel ha avuto la grande fortuna di vedere Jannik vincere l’Australian Open non solo dal vivo, ma anche dalla zona d’onore del campo. Una fortuna in realtà frutto di lavoro e conoscenze nel settore: Gallinari, albinetano cresciuto sportivamente e professionalmente al Circolo Tennis di Albinea, si è poi “trasferito” al Cere, diventando amico e maestro di Alessandro Motti, celebre campione reggiano. Assieme a lui, dal 2010, ha girato l’Europa (vedi Wimbledon e Roland Garros) e non solo, conoscendo anche Simone Vagnozzi, l’allenatore di Sinner, col quale è sempre rimasto in contatto. Trovandosi già a Sidney da fine novembre, città dove la figlia 21enne studia e lavora, è stato quasi “facile” arrivare ad avere i biglietti per la prestigiosissima finale di Melbourne. Tra l’altro Gallinari intende esplorare le potenzialità del territorio australiano nell’espansione del gioco del padel.

Davide Gallinari con Jannik Sinner
Intanto si gode i ricordi bellissimi che gli ha lasciato la vittoria di Sinner: “Un’impresa incredibile – racconta a Reggionline – E’ una fortuna che Jannik sia altoatesino, e che quindi non abbia del tutto la mentalità italiana, perchè è la sua forza: concreto, piedi per terra. Gli viene tutto dalla famiglia. Non si era mai sentito un tennista ringraziare i genitori per avegli permesso di fare quello che desiderava senza pressioni. E’ giovanissimo ma a livello mentale sembra un “nonno”, sta in campo come un veterano. E il suo team è uguale a lui: è attorniato da professionisti con i piedi per terra. Prevedo per lui almeno dieci anni ad altissimi livelli”. Poi un aneddoto: “Ero seduto di fianco ad Angelo Binaghi, il presidente della Fit (la Federazione italiana tennis, ndr), ma non gli ho detto che sapevo chi fosse nè che sono un maestro di tennis. Abbiamo “scommesso” durante la partita, in quei primi due set in cui Sinner sembrava capitolare, ma sapevo che ce l’avrebbe fatta. Alla fine ci siamo presentati e mi ha promesso un invito agli Internazionali d’Italia”.
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