REGGIO EMILIA – La Riserva di Biosfera dell’Appennino Tosco-Emiliano coinvolge 15 comuni della provincia reggiana in cui abitano più di 170 mila persone. Si tratta di aree di ecosistemi terrestri in cui, attraverso un’appropriata gestione del territorio, si associa la conservazione dell’ecosistema e la sua biodiversità con l’utilizzo sostenibile delle risorse naturali a beneficio delle comunità locali: ciò comprende attività di ricerca, controllo, educazione e formazione. Dopo quanto già avvenuto nei territori interessati di Parma, Modena Lucca, Massa Carrara e La Spezia anche a Reggio Emilia si è svolta la prima assemblea provinciale.
Della Riserva di Biosfera dell’Appennino Tosco Emiliano è entrato di recente a far parte anche una parte del Comune capoluogo che in questa assemblea provinciale è chiamato ad affrontare in maniera organica il tema delle relazioni metromontane.
Nel corso dell’assemblea sono state premiate anche le 12 aziende reggiane che hanno acquistato ‘crediti di sostenibilità’: 80mila euro complessivi che serviranno a mantenere più di 8mila ettari di boschi nel Parco Nazionale dell’Appennino Tosco Emiliano. Gli alberi permetteranno un assorbimento annuale di 4mila tonnellate di CO2.
Nel servizio le dichiarazioni di Fausto Giovanelli, coordinatore della riserva, e del sindaco di Reggio Emilia Luca Vecchi
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